Casio

A cura di

Bernardo Maccari

Immagine di

Redazione RatPark


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Partiamo dalle basi: dal 27 al 29 giugno al Polo Universitario di Sesto Fiorentino, nell’interland di Firenze, si svolgerà la prima edizione dello Spinnit Festival, e questo è importante per vari motivi, molti dei quali ci sono stati spiegati da Francesco Proto, che poi sarebbe Spinnit, in un’intervista la scorsa settimana.

Uno è il luogo: portare un festival musicale a Sesto Fiorentino è una scelta consapevole, è una scelta che cerca di dare a un luogo periferico una sua rilevanza negli equilibri di una città che, come Firenze, offre sempre meno spazi per manifestazioni musicali o genericamente culturali, siano esse destinate a giovani o non giovani, a favore di un turismo di massa sempre più invadente. 

C’è poi la scelta degli artisti: la lineup è stata costruita con in mente degli specifici valori, quelli alla base dell’intero progetto Spinnit. Molta musica strumentale, un mix tra artisti emergenti, come i Lo – Fi le Fusa recenti vincitori del Rock Contest, e più affermati come Bassolino, che per l’occasione si esibirà in full band. Ma soprattutto la ricerca di un modello che possa avere successo a lungo termine, creando un collegamento automatico tra questo specifico festival e uno specifico modo di lavorare all’interno del mercato musicale moderno. Ed è in questo specifico ambito che il supporto di Casio Music Italia, uno dei main sponsor, assume particolare rilevanza. 

L’obiettivo di questa collaborazione è all’apparenza piuttosto semplice: contribuire a dare spazio a chi vive o vorrebbe vivere di musica. Per farlo, in occasione del festival, Casio Italia ha deciso di offrire l’opportunità a tutti gli artisti  di età compresa tra i 18 e i 35 anni residenti sul territorio italiano di candidarsi con degli elaborati musicali  editi o inediti. Ne sono stati scelti tre. A ognuno di loro verrà data la possibilità di esibirsi dal vivo sabato 28
giugno. E tutti e tre saranno invitati  a registrare una puntata del podcast Casio Stories negli studi di Shed626. Infine, il vincitore assoluto potrà registrare un singolo. Tutto questo interamente a spese di Casio Music Italia, che quindi, possiamo dirlo, ha lanciato un contest. 

Il contest, che si chiama Casio Stories Contest, nasce con degli obiettivi specifici: dare la possibilità a chi lo merita di salire su un palco e di far conoscere la propria musica. Fare della propria arte un lavoro presenta difficoltà sempre crescenti, e in un mondo in cui tra servizi streaming, social media ed etichette musicali agli artisti viene chiesto sempre di più di avere competenze che esulano da quella prettamente musicale, opportunità di questo genere sono fondamentali.

Per raggiungere questo obiettivo è stata fatta una scelta, quella di fornire un palco nel senso ampio del termine. Non solo nella sua accezione letterale: uno spazio fisico nel quale esibirsi e un pubblico davanti al quale farlo. Ma più in generale uno spazio curato, fatto su misura, all’interno del quale gli artisti possano sentirsi a loro agio ed esprimersi al massimo delle loro possibilità. Si vuole insomma dare l’occasione a chi ha deciso di mettere la musica al centro della sua vita di fare un passo avanti concreto in quello che è un percorso complesso e sfaccettato.

Il palco, inteso come spazio fisico e le esibizioni che avvengono su di esso, diventa quindi solo uno tra i tanti momenti, tra i tanti modi in cui agli artisti si cerca di dare spazio, forti della consapevolezza che quello stesso palco è necessario ma non può essere sufficiente. Proprio in quest’ottica il Casio Stories Contest è stato lanciato in collaborazione e in contemporanea con la prima edizione di Spinnit Festival. Spinnit, inteso come progetto in senso ampio, ha obiettivi perfettamente compatibili con quelli del contest, e l’idea di tutte le parti in causa è quella di creare una situazione per  cui ad ogni edizione di un festival che, come già accennato, nasce con il proposito di promuovere i musicisti in un certo modo, sia associato un contest che condivida questo proposito, contribuendo a renderlo possibile con un impegno concreto.

I tre finalisti di quest’anno sono stati annunciati ieri: Vijaya Trentin, pianista e compositrice jazz originaria di Milano il cui ultimo album, ACQVA, uscito il 16 maggio di quest’anno implementa le sonorità raffinate della sua educazione musicale su uno sfondo pop. Francesco Lettieri, pianista, compositore e cantautore italiano, già vincitore assoluto di Musicultura, attivo anche in ambito teatrale e autore di numerose colonne sonore. Matteo Celano, cantautore polistrumentista il cui primo album, Dove Dovresti Essere è stato definito “in equilibrio dinamico tra i seducenti panorami dell’R&B e la modernità digitale della musica elettronica.” 

Tutti e tre sono stati scelti da una giuria tra oltre cento candidati e, prima allo Spinnit Festival, poi nell’episodio speciale di Casio Stories, infine magari con un singolo, potranno a partire dal 28 giugno fare un passo avanti concreto allo scopo di fare della musica il centro della loro vita.

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