Cinema

A Firenze torna il Festival dei Popoli

La rassegna cinematografica internazionale giunge alla sua 64esima edizione

A cura di

Natalia Cecconi

Immagini di

Festival dei Popoli


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Dal 4 al 12 novembre il Cinema La Compagnia di Firenze, affiancata da altre sale fiorentine, ospita la 64° edizione del Festival dei Popoli. Si tratta del più importante festival internazionale di cinema documentario nonché del più antico in Europa. Nato nel 1959 su iniziativa di un gruppo di giovani fiorentini, il Festival dei Popoli si rivela quanto mai attuale in una contemporaneità che vede nel “cinema del reale” il depositario per eccellenza del linguaggio cinematografico e uno strumento preziosissimo di approfondimento, conoscenza ed emancipazione.

Il Festival si colloca nell’ambito della 50 giorni di Cinema a Firenze, ormai alla sua 11esima edizione, che dal 5 ottobre sta includendo prestigiose rassegne: dal FánHuā Chinese Film Festival al Middle East Now, dal Florence Queer Festival fino al France Odeon, e destinata a durare fino al 12 dicembre.

Con sede principale al Cinema La Compagnia, ma non solo, il Festival vanta quest’anno un programma ricchissimo nei contenuti e nelle tematiche affrontate, e una lunga lista di ospiti d’onore particolarmente prestigiosi.

Il Festival è stato inaugurato dal lungometraggio “WR – Mysteries of the organism” (1971) del regista serbo Dušan Makavejev, che, accostando sequenze documentarie e d’archivio a scene di fiction, propone una riflessione sul rapporto fra sessualità e politica comunista. Il film, scelto come simbolo del Festival che ne ha fatto l’immagine della sua locandina, rientra nella consolidata sezione “Diamonds are forever”, incentrata proprio sul ruolo e sul potere del corpo come terreno fisico e ideale di lotta e rivendicazione, come “soggetto politico” e “di riscrittura culturale”, ha chiarito Vittorio Lervese, Presidente del Festival dei Popoli (https://www.youtube.com/watch?v=RraEVkLkHCM Min 6.22)

Fra le sezioni storiche del Festival, inoltre, “Let the music play” ha aperto la serata del 4 novembre con il film “Joan Baez: I am a noise” (2023), in cui la cantante e attivista si racconta anche nel suo rapporto con altri noti personaggi della scena musicale e sociale statunitense. Sempre per la sezione “Let the music play”, fra i film più attesi, “Squaring the circle (The story of Hipgnosis)” (2022) del fotogrago di fama mondiale Anthony Corbijn, dedicato alla descrizione di alcune fra le copertine più famose della storia della musica, e introdotto dallo stesso Corbijn che sarà presente in sala, e “Kissing Gorbaciov” (2023) di Andrea Paco Mariani e Luigi D’Alife: un racconto dell’esibizione dei Litfiba in Russia a pochi mesi dalla caduta del muro di Berlino, proiettato al Cinema La Compagnia in prima mondiale.

Particolarmente sentita è poi la sezione “Habitat”, dedicata quest’anno non solo alle sfide del cambiamento climatico e della sostenibilità, ma anche a questioni sociali, politiche e razziali. In programma per questa sezione, fra l’altro, il documentario “The Last Relic” (2023) di Marianna Kaat, che sarà proiettato al Cinema Spazio Alfieri e che dipinge la realtà di Ekaterinburg, città al confine fra Siberia ed Europa, sotto il regime di Putin.

Nell’ambito della sezione “Doc Highilghts”, consacrata ai documentari più emergenti dell’anno, sia premiati che in anteprima assoluta, spicca il film “Liv Ullmann: a road less travelled” (2023) di Dheeraj Akolkar, che ha per protagonista l’attrice norvegese Liv Ullman, icona di fama mondiale e musa del maestro svedese Ingmar Bergman. Ospite d’onore per eccellenza di questa edizione del Festival, l’attrice Premio Oscar sarà presente in sala a commentare il documentario. 

Da segnalare è anche la sezione “Popoli for kids and teens” che, per il secondo anno consecutivo, mira a trasmettere alle nuove generazioni l’importanza della sala e del linguaggio cinematografico e documentaristico.

Fra gli ospiti d’onore, oltre ad Anthony Corbijn e a Liv Ullmann, il Festival avrà il piacere di ospitare una masterclass del regista e sceneggiatore portoghese Pedro Costa, uno dei protagonisti contemporanei del cinema d’autore cui il Festival dedica un’apposita sezione quest’anno e del quale sarà proiettata l’intera filmografia. Ancora, mercoledì 8 novembre sarà presente in sala Marco Jacopo Bianchi, in arte Cosmo, per presentare in anteprima esclusiva “Anti-Pop” (2023) di Jacopo Farina sul potere della musica come fonte di emancipazione ed evasione dalla vita di provincia.

Un’occasione da non perdere quella della 64° edizione del Festival dei Popoli, che Ratpark seguirà da vicino, passo passo.

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